Mammachepazienza

Sono una donna alla ricerca di un figlio e già che ci sono alla ricerca della felicità.

giovedì 27 marzo 2014

Appuntamento con l'amore

Sottovoce vi dico che sono incinta e per la prima volta ho deciso di essere sinceramente e profondamente positiva. Come mi ha detto il super gine del mio cuore: abbi fiducia in tuo figlio.
Certo, perchè io sono una mamma in costruzione così come il mio embrione, che è già vita, è un essere umano in costruzione. Ed io voglio crescere con lui e per lui.
Ieri abbiamo visto una manina. La sua. Ieri durante la eco, abbiamo visto Piccolo Embrione che si muoveva come un girino, e che muoveva le sue manine, il suo corpo. Si può provare tanto amore per un essere millimetrico? Per il suo cuore, per il suo cordone ombelicale, per la sua testa, per l'accenno delle sue gambe, per quella manina che si muoveva?
Allora, ho capito. Io ho sofferto tanto per arrivare sino a qui, per vedere quella piccola vita nuotare dentro di me, per capire che in quei millimetri c'è tanta vita.
Quanto amore. E quanto amore ho provato per l'altro embrione che non ce l'ha fatta. Non si è sviluppato. Abbiamo visto la sacca, con dentro l'inizio di una vita, ma poi nulla. Il gine mi ha detto che verrà riassorbito dall'utero e che alla prossima eco non ci sarà.
Mi ha tranquillizzata con spiegazioni scientifiche, ma anche lui era dispiaciuto, mentre sorrideva guardando l'altro.
Cosa fa una mamma in questi casi? Si concentra sul forte, o accende una candela per il debole?
Una mamma è stranamente capace di fare entrambe le cose. Non so come. Il cuore mi scoppiava di gioia e galoppava assieme al cuore del Piccolo grande Embrione, ma allo stesso tempo ho pianto per l'altro e gli ho promesso di portarlo sempre con me, nei miei pensieri.
La natura forte e testarda. La natura che decide per noi. E noi, suoi figli e schiavi, abbassiamo il capo accettando.
L'iperstimolazione è andata via quasi completamente. E il super gine del mio cuore mi vedrà fra due settimane, non fra una. Anzi mi ha anche detto di iniziare a stare tranquilla e rivolgermi all'ospedale in cui partorirò perchè mi seguano lì.
Panico! Mi abbandona!???? Gli ho detto che io faccio tutto quello che mi dice: riposo, ospedale, tutto, ma che lui non mi deve abbandonare e che qualche visita la farò da lui. Cazzo, è il gine supremo, in questi due anni mi ha vista più lui di mio marito...so di aver sviluppato una relazione di dipendenza, ma cosa ci posso fare?? Insomma, mi mette incinta e poi mi molla? E no caro mio...
A lui e a mio marito veniva da ridere, cioè mio marito rideva, il gine si conteneva. Per pietà credo.
Razionalizzando comprendo che è meglio fare tutto nel posto in cui si partorirà, che lui si occupa prevalentemente di farti rimanere incinta...capisco tutto. Solo che io mi sento sempre in quella fase lì, quella della ricerca, quella della corsa, degli ostacoli, del ventre vuoto, delle gravidanze altrui. Mi sento sterile. E invece, amiche belle, i fiori sbocciano, a volte muoiono, ma tornano a sbocciare e poi nascono.
Che tutti i vostri fiori sboccino prima o poi. Che la vita sbocci e profumi di fiori d'arancio.

martedì 25 marzo 2014

Io e le mie paure.

Sono stata un po' in silenzio per diversi motivi. Primo fra tutti, il grande dispiacere che mi ha colto nel sapere che le beta brasiliane di Eva sono scese... E quindi un senso di pudore mi ha fatto rimanere in silenzio, perchè le sofferenze delle altre cercatrici sono le mie, proprio come le gioie.
Le sconfitte, le cadute, i negativi, gli aborti, purtroppo, fanno parte del gioco, ma fanno tanto male.
Credo sia bello sapere che altre persone, vicine e lontane, si prendono un pezzetto del tuo dolore per farti sentire meglio. Spero che Eva si rialzi presto e che continui a lottare!

Una grande pigrizia mi ha invasa, mi risulta complesso fare tutto: uscire, pensare, creare. La mattina la passo a vomitare e a sopportare il senso di pesantezza allo stomaco, a cercare di risolvere i problemi di stipsi...insomma non mi sento benissimo, anzi sono un po' uno straccio. Aggiungiamoci che sono ancora in malattia per le ovaie stimolate e gonfie...insomma una noia!! Ma non ci lamentiamo, fa parte del grande gioco della vita.

Giovedì scorso ho avuto l'ultima eco. Embrioncino continua a crescere, il suo cuore segue il ritmo di cento cavalli in corsa. Un'emozione grande.
Poi c'è una sorpresa, perchè le cose facili a noi non ci sono mai piaciute. L'altro embrione, quello che non ce l'aveva fatta, ecco...è cresciuto un po'. Non si è sentito alcun battito, il mio gine ha detto che secondo lui si interromperà questa settimana, ma intanto, era cresciuto un po' invece di essere sparito.
Sono rimasta molto impressionata, avremo una risposta certa soltanto questa settimana, con un'eco. A questo punto o si sentirà il suo cuore o significa che non c'è, perchè le settimane sono già un po'...

Io ho paura. Oggi, ad esempio, non ho vomitato. Quindi mi sto preoccupando...non ci sarà più?
Mi sono svegliata con questo pensiero. Non ho dolori, se non quelli intestinali, non ho le tette gonfie, perchè??? So tutto, so che ogni donna è un mondo a sé, che i sintomi sono differenti per tutte.
Intanto domani ho un'altra visita. Meno male!!
Vi abbracscio tutte e spero di tornare con delle riflessioni un po' più intelligenti (non dovrebbe essere difficile)!!

venerdì 14 marzo 2014

La Natura crudele e generosa

Ieri ho avuto un nuovo controllo ecografico. Notte insonne, mal di pancia simile a quello pre-esame universitario, paure. Attesa snervante del pomeriggio.
Quea volta mi ha visitata lui, l'uomo verso il quale ho sviluppato una dipendenza simile a quella che svilupparono le prime pazienti con Freud: il mio ginecologo del cuore.
Domande affettuose, domande di rito su come mi senta, mi misura la pressione, scherza con mio marito, battute tra medici, mi pesa ( dio che ansia quando mi pesa che le altre pazienti sono tutte magrissime!!), e poi arriva il momento della eco.
Lui mi vede nervosissima e mi dice: non ti può andare sempre tutto male. Rilassati. Questa frase mi è rimasta in mente, perchè non mi ha tranquillizzata, mi ha messo ansia, mi ha ricordato il mio percorso ad ostacoli multipli... Però, so che lui voleva essere dolce.
Sarò breve: un embrione c'è, bello, forte e con un cuore grande che batte, batte, batte per farmi credere nella vita. Un rumore incredibile per un essere così piccolo, per un bambino che bambino non è ancora. Un'esplosione di vita entusiasmante sulla quale però rifletto e sorrido solo oggi.
Ieri ero triste perchè l'altro embrione non si è sviluppato, c'è la sacca ma è vuota, non vi batte un cuore.
Ora, so di essere fortunatissima, lo so. Ma quanta tristezza per quel piccolo che non ce l'ha fatta.
Il mio gine mi ha tranquillizzata dicendo che a livello medico è meglio un figlio alla volta, e che non devo dimenticarmi degli embrioni congelati. Certo, ha ragione, poi ha aggiunto che lui sa che noi desidereremmo una gravidanza gemellare per non passare più per il magico mondo della riproduzione assistita.
Insomma, piccolo lutto dentro di me, ma anche tanta gioia per il piccolo che adesso avrà più spazio, più vitamine, più attenzioni.
La paura mi è tornata bella forte, paura di perdere anche questo grande cuore, ma mi sto imponendo serenità. Mio figlio non si merita di navigare in un mare di ansie.no?

giovedì 6 marzo 2014

Che suono ha la felicità?

Oggi nuova eco e nuove emozioni.
Arrivo al centro pallida e terrorizzata come sempre, mi siedo guardando le segretarie che mi ripetono di stare calma. Ma io la calma l'ho persa anni fa, l'ho lasciata insieme a dei sogni ingenui, ma questa è un'altra storia.
Il gine è fuori per un paio di giorni, quindi c'è solo la frizzantissima dottoressa che purtroppo riceve in orari in cui mio marito non può accompagnarmi.
Comunque, non importa perchè oggi mi deve controllare le ovaie, e rivedere i puntini...
Io le dico che ho paura che se ne siano andati, invece c'erano anche oggi. Che emozione!!
Mi ha fatto un'eco vaginale e ad un tratto ha acceso un coso, un affare per il suono...ed abbiamo sentito un cuore: forte, vivo. Io, stupida come poche, la fisso e lei mi dice: hai capito? Ed io: dottoressa ma sono io? E lei: no tesoro, è il cuore del tuo bebe...
Un cuore che batte dentro di me. La vita che sboccia dove finora c'erano siccità e sterilità.
Il mio cuore si è fermato, bastava il suo. Ho ringraziato la vita in quel momento, ho ringraziato il mio embrioncino che forse per tranquillizzarmi si è fatto sentire prima del dovuto come ha ripetuto varie volte la dottoressa.
L'altro embrioncino c'è, all'inizio sembrava più piccolo, in realtà è solo più lontano, in una posizione difficilmente raggiungibile con la sonda per ascoltare e vedere il cuore...quindi per embrione2 bisognerà aspettare la prossima volta.
Il cuore del primo si vedeva, cioè non è un cuore, nella sacca vitellina c'è un puntino che si muove...la gine era realmente soddisfatta, io sulle nuvole.
I piedi restano a terra, ma oggi mi sento la primavera nei capelli. Mi sento felice perchè ho sentito il suono che da un senso a tutto questo dolore: il suono della felicità.
Care amiche, non sapete quanto vi senta vicine, quel  battito è per tutte voi: per chi cerca da poco, per chi cerca da anni, per chi cerca il secondo, per chi conosce il dolore di un aborto, per chi si colpevolizza (e noi donne siamo campionesse olimpioniche nel senso di colpa inopportuno), per chi ha smesso di crederci, per chi si buca la panza e piange, per chi coccola un pancino aspettando le beta, per chi si sente meno donna, meno bella, meno capace, per chi non si sente capita.
Spero che un piccolo battito, che in generale non si sarebbe dovuto sentire, possa regalarvi un po' di magia, e che questa magia si posi lì dove ci sono cocci, dolore e paure...


mercoledì 5 marzo 2014

La fame e l'inadeguatezza.

Colazione alle 5:15 del mattino: latte con cereali, fetta di pane integrale con marmellata della mamma, un kiwi...avrei continuato, ma mi sono fermata per dignità.
Ero sveglia dalle 4, prima la pipì, poi il bruciore di stomaco, poi l'impossibilità di trovare una posizione nel letto, la paura di svegliare colui con il quale condivido il letto.
Poi la fame, immensa, rumorosa...allora ho aspettato, ma poi ha vinto lei e sono andata in cucina a prepararmi una colazione sana.
Il mal di stomaco continua, alternandosi ai dolori mestruali, alla paura dell'eco di domani. Alla paura e basta. Io non ci riesco ad essere serena fino in fondo, ad avere fiducia. Io non sono una solare donna incinta. Io sono una donna provata da anni di ricerca, io sono sempre dal lato delle cercatrici, dal lato del "chissà quando mi toccherà". Sono uscita a fare una piccola passeggiata, ho incrociato una donna con un bel pancione. L'ho guardata sfacciatamente, forse mettendola in imbarazzo, provando tanta invidia per lei...che magari, che ne so, pure lei ha fatto la fivet ed ha patito...poi è passata una mamma con il passeggino ed ho abbassato lo sguardo: la sua felicità e serenità erano troppo per me.
Ieri parlavo con alcune donne di una comunità virtuale sulla pma, sono tutte un tesoro. Una ragazza ha chiesto a noi donne con beta positive come ci sentiamo, come viviamo questa nuova esperienza che è un po' l'obiettivo di tutto questo cercare e soffrire ed affannarsi.
Tutte hanno risposto la stessa cosa, anche le donne che hanno superato il primo trimestre ed anche il secondo: sono felici, ma non riescono a stare serenamente tra altre donne incinte.
Una in particolare è scappata da un corso di yoga per panzute perchè si sentiva diversa. Un'altra abbassa lo sguardo dinanzi ad un'altra panzuta per strada, nonostante lei sia al 6 mese!!
Insomma, credo che il senso di inadeguatezza perduri in molte di noi. E credo anche che sia normale.
Ci sono donne, invece, che dopo anni di ricerca mostrano orgogliose la propria panza, si fotografano in mille posizioni e parlano solo della loro gravidanza. Credo sia l'altra faccia della stessa medaglia: l'incredulità, la paura e la voglia di vivere...
Ho confessato alla mia gine che credo di essere impazzita. E lei mi ha detto che è certo, sono impazzita e che soprattutto non c'è modo di tornare indietro...andiamo bene!
Intanto aspetto domani, aspetto, aspetto...

lunedì 3 marzo 2014

Oggi ho riso

Mi sveglio convinta di non essere incinta, mi preparo con poco entusiasmo, con poca energia, prendo le mie medicine, non ho la nausea però ieri sì. Non ho fame, però ieri si, non ho nulla.
Le beta diranno la verità, il sangue non mente mai.
Come posso spiegarvi questo senso di inadeguatezza, questo silenzio nel quale non mi riconosco, la totale mancanza di voglia verso tutto, la chiusura in me, nelle mie mille paure che non riesco a condividere neppure con marito....lui, capitolo a parte: l'uomo e la fivet, tocca scrivere un post. Anche se adesso dovrei scrivere: l'uomo e la gravi.....
Ma chi ci riesce? Chi ci crede?
Arrivo nello studio del super gine, sento la sua voce, ma sta visitando un'altra paziente. Passo con l'adorabile ginecologa. Mi chiede come sto, mi vede spaventata e mi dice: " hai la faccia di una donna incinta" ed io le rispondo che semplicemente non mi sono truccata. Lei controbbatte che no, che sono incinta. Mi preleva il sangue, dovrò aspettare un'ora per sapere se le beta sono aumentate.
Mi fa sdraiare sul famoso lettino per un'eco esterna, e prima di iniziare specifica che secondo lei sono molto incinta. Io mantengo la mia faccia impanicata e cadaverica, un po' triste, un po' incredula.
Ovaie ancora cicciotte, ma sotto controllo e utero ripieno di un puntone, un cerchietto bello evidente...e poi...e poi....Un altro puntino, più cucciolo, più piccolo.
Insomma, sono due! Ho iniziato a ridere come una scema, la dottoressa non poteva continuare a fare l'eco!
Lei mi ha precisato che non significa nulla, che uno dei due potrebbe andare via. Però al momento ci sono e io me li coccolo un bel pò.
Mi ha detto di seguire con il riposo assoluto, per l'iperstimolo e con le medicine che prendo: 3 volte al dí progesterone 200 mg, vitamine, cardioaspirina, cortisone, paracetamolo, diuretico e protettore gastrico. Un ottimo cocktail!
Se sono felice? Ovvio, ma questa felicità è chiusa dentro, è nascosta dalla paura. Non esulto, sono calma, concentrata sul mio corpo e molto, molto incredula.
Le beta sono cresciute: 8000...giovedi prima eco per vedere loro, per capire se le sacche sono pronte. Io rimango ferma ad aspettare!!