Mammachepazienza

Sono una donna alla ricerca di un figlio e già che ci sono alla ricerca della felicità.

domenica 25 maggio 2014

Comprato!

L'ho appena fatto. Insomma, ci voleva, me lo meritavo e cosecosì ... Ho appena comprato su Amazon l'angel sound. E tanti cazzi alla razionalità.
Insomma io mi faccio mille film horror, il mio gine del cuore del centro fivet non mi vuole più vedere, non sto scherzando, dice che sono giovane e sana e che è giusto che mi seguano in ospedale e basta. Ora, apprezzo l'onestà di questo uomo che non mi vuole spillare ulteriori soldi, ma cazzo!!! Sono i miei soldi e io ho bisogno di lui...nulla.
Tocca aspettare il 20 di giugno per la morfologica in ospedale. Il 29 ho appuntamento con la matrona,       L'infermiera ostetrica che ti spiega cose pratiche e ti fa sentire il cuoricino. Io ci vado soloper quello. Poi in quei giorni arriverà anche il mio personale regalo... E tanti cazzi a chi mi chiama ansiosa!!!

martedì 20 maggio 2014

Eccomi qui

Giovedì scorso ho fatto un'eco dal gine del mio cuore. Ero molto agitata, forse troppo, diciamo pure che l'ansia non mi ha permesso di godermi l'eco. Ero lì straiata sul conosciutissimo lettino che non riuscivo a seguire e a capire. Mio marito mi mandava occhiatacce per farmi stare calma, il gine osservava, scrutava il monitor...io ho avuto un abbassamento di pressione e appena finita l'eco ho chiesto di vomitare. Insomma, una gran figuraccia. Il piccolo sta bene, ed ho capito che sono io quella che sta male. In quel momento ho deciso che basta. Va bene il percorso ad ostacoli multipli, va bene i dolori che ben conosciamo, ma cazzo! Non posso vivere così.
Non ho fatto venire nemmeno la mia mamma che era qui ad aiutarmi a conoscere questo nipotone che  ancora ci nasconde le parti intime. Me ne sono pentita amaramente.
Lei poi mi ha accompagnata ad iscrivermi a yoga per panzute, e mi ha detto che siamo tutti sotto lo stesso cielo e che devo smetterla di vivere così male un evento tanto bello.
Quindi, ho deciso che, nonostante le paure, l'ansia, la sensazione di inadeguatezza, io sarò felice!!!
Fe li ce, fe li ce!!!
Ieri ho ritirato i risultati dello screening per le malattie genetiche: rischio basso. Ringraziamo il cielo, la madonna, la fortuna, il caso e andiamo avanti, consapevoli che siamo persone fortunate.
Sto iniziando a goodermi la gravidanza. Era ora, direte voi. Forse sì, era giunto il momento, però io ho sempre mille ansie. Ma le tengo nascoste in un angolo, e penso alle cose belle: a dormire sogni tranquilli, a ricaricarmi che è un po' ciò che mi ha chiesto di fare la mia psicologa; mi confronto con altre amiche mamme, scelgo il passeggino, cambio l'ordine dei mobili di casa, metto ordine, butto cose e con esse ricordi tristi e dolore ( ho buttato uno scatolone di oggetti, fogli...) insomma, spazio alla gioia, al bello, al sole.
Poi evito le stronzate. Perchè c'è sempre chi parla a vanvera. Mille persone mi stanno dicendo, con voce grave, viso tirato: 'Vedraaaaiii, vedraaaaai come cambierà la tua vita. Vedraaaai come sarà non dormire, cambiare pannolini, vedraaaaiii...'
Insomma, io immagino la stanchezza cronica che mi coglierà, ma davvero la maternità per certa gente  si riduce a cambiare pannolini, lavare culi e soffrire? Allora, dico che ho un'altra idea di maternità.
Un'altra idea d'amore. Insomma, io la stanchezza fisica, i cambi ormonali li ho già vissuti. Non mi spaventano. Io non vedol'ora di conoscere questo vermicello che cresce e mi possiede già, mi succhia l'anima, le energie, il sangue, le vitamine...io ho voglia di vita.




domenica 4 maggio 2014

La festa di tutte le mamme

Nel paese dei balocchi in cui vivo oggi è la festa della mamma. Un tripudio di fiori, pubblicità, cuori e "te quiero" riempie la città.
Io ho fatto gli auguri alla suocera, alle amiche mamme e qualcuna mi ha detto che ormai sono mamma.
Io ho detto che per prudenza non voglio gli auguri.
Poi ho riflettuto. Io sono mamma da molti anni, ma questo poca gente lo sa. Io ero già mamma quando speravo di avere un ritardo, quando ho iniziato le mille visite mediche, quando, impavida, ho fatto l'isterosalpingografia, quando ho iniziato a pungermi la pancia, quando ho sopportato mille ecografie, anestesie, prelievi di sangue, urine, ovuli...quando ho pensato che nemmeno le circa 80 iniezioni che mi sono inflitta mi avrebbero portata a lui/ lei o quando mi accarezzavo la pancia bucherellata sognando il mio bambino. Io sono mamma da molto tempo. Io sono paziente, sopporto il dolore, cullo questo sogno, questo miracolo che cresce in me, che mi succhia tutto e penso: era te che aspettavo, era te che volevo, sei tu il mio bambino.
La sterilità mi ha segnata a vita, mi ha fatto oltrepassare un limite che non immaginavo esistesse. Io sono una mamma con il pensiero, con il cuore, poi lo sarò anche perchè, se tutto andrà bene, abbraccerò il frutto di questo enorme lavoro.
Ma adesso mi sento ancora in un limbo, quello delle mamme in potenza, e mi rendo conto che ci sono esperienze che ti fanno maturare più degli anni che passano. Ci sono esperienze che ti tatuano, che ti attraversano, ti cambiano l'ordine, i pensieri, i sentimenti. Che ti annientano per ricostruirti, che ti rendono d'acciaio, ma anche fragile come un fiore. È questo essere madre? È tutto questo amore che dai senza avere nulla indietro?
Chi sono io adesso? Quella donna disperata che calcolava anche le ore probabili di un ritardo, quella che parlava di follicoli maturi, di ovuli di buona qualità, di velocità degli spermatozoi, di pick up, di transfer...o sono quella con il pancino che ti fa guadagnare un posto nella metro affollata, quella che pensa a dove sarà meglio sistemare la culla, come spostare i mobili.
Ci sono esperienze che ti trascini dietro, come una ferita, o una ruga in piú, la mia ruga tra le sopracciglia, quella che mi è nata per aver sorriso poco, per essermi preocupata troppo. Come quelle mamme che si preoccupano per un figlio che non sta bene. Ecco come una mamma.

sabato 3 maggio 2014

Ansiette

Ogni giorno mi sveglio e mi domando se stia bene, se ci sia, se il suo cuore batta ancora ad una velocità doppia rispetto al mio. Ho sempre paura, mi sento sempre diversa, tendenzialmente in colpa. Ascolto il mio corpo con ossessione, è un corpo che scricchiola, che cambia, soprattutto di notte. Ed io mi spavento, penso a cose brutte, sogno fiumi di sangue.
Poi ci sono dei momenti di dolce serenità, quelli da sempre sognati fatti di carezze, di sogni con le mani di lui sullla mia pancia, di nomi inventati, di progetti, di viaggi a tre. A fine aprile, concluso il primo trimestre, abbiamo dato la buona nuova a parenti e amici, perchè insomma...arriva un momento in cui tocca dirlo.
Mi sono sentita circondata d'amore. Mentre lo dicevo avevo paura e in alcuni momenti mi sembrava di mentire. In questi giorni tante amiche mi chiamano  e sognano con me. La paura mi circonda, mi abbraccia ancora, aspetto con grande ansia la prossima eco. Ma provo a respirare a pieni polmoni e ad allontanare i fantasmi. Mi sento una miracolata, una fortunata, e spero di saper meritare tutto questo amore.