Mammachepazienza

Sono una donna alla ricerca di un figlio e già che ci sono alla ricerca della felicità.

mercoledì 25 giugno 2014

Morfologica. Abbiamo un sesso.

Scusate l'assenza. Mi sto impigrendo credo o forse sono solo molto concentrata su me stessa, chiusa come una conchiglia che coccola la sua perlina, in cova come dice mio marito.
È stato un mese intenso, ricco di emozioni, senza corse in ospedale, ma con nuove consapevolezze.
Il mio umore è altalenante, spesso sono preoccupata, sono in piena fase costruzione del nido e non so da dove iniziare a buttare. Ma ho iniziato.
Voglio però parlarvi subito della morfologica fatta venerdì scorso: ansia e paura. Sta bene e tatatarata...è maschio! Embrioncino mio ha il pisello e spero anche il complesso edipico.
È stata un'emozione immensa sapere che sta bene, che cresce secondo i canoni. Insomma, sono contenta che sia sano! Aver saputo il sesso mi ha permesso di dargli un nome e mille volti, mille sogni in più...
Io sto bene, alterno momenti di paura e terrore ad altri di emozione quando sento i suoi strani movimenti. E sì, perchè adesso lui si muove. Poco, ma io lo sento. sono delle bolle di sapone che scoppiano nella pancia, delle leggere scosse all'altezza dell'ombelico, a volte anche Lui può sentirle e mi accarezza la pancia...ed è felice, ed è un papà inebetito.
Ed io vorrei volare soltanto e godere di questo stato di grazia, ma c'è sempre lei, la paura, a bloccarmi,  ci sono mille "Se" che mi fanno tremare il cuore e rendono triste il mio sguardo. Lui se ne accorge e un po' si arrabbia. Mi dice che adesso devo smetterla, che va tutto bene e che posso stare serena. Io ci provo, davvero. Ed a volte ci riesco.

Il mio lui piccolo pesa quasi 500 grammi, è lungo, lo immagino bello e simpatico, viene prima di tutto, lo amo già alla follia e soprattutto ha un nome e questo nome sulle mie labbra è pura poesia.
In realtà sono due nomi, il primo è spagnolo, il secondo è italiano. Proprio come lui. 
Faccio tutto con lentezza, sono spesso stanca, anche perché ho una forte anemia che mi stanno studiando. Leggo, ascolto musica, mi accarezzo la pancia e penso a lui. All'amore che gli darò, o forse che già gli sto dando. Ho voglia di annusarlo, di stringerlo, di parlargli mentre lo allatto.
Amore di mamma. Amore nato dalla forza e la tenacia. Amore nato dalla testardaggine. Amore immenso.
Sono stupida? Sì tanto.
Insomma, sappiate che vi leggo quotidianamente e che cercherò di essere più presente anche con il mio bloggo!
Vi lascio con una poesia di Pier Paolo Pasolini che amo molto.
La dedico a lui morbidoso e a voi grandi donne.

l problema è avere occhi
e non saper vedere,
non guardare le cose
che accadono,
nemmeno l’ordito minimo
della realtà.
Occhi chiusi.
Occhi che non vedono più.
Che non sono più curiosi.
Che non si aspettano
che accada più niente.
Forse perché non credono
che la bellezza esista.
Ma sul deserto
delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite
e riempiendo i nostri occhi
di infinito desiderio.”

•PierPaolo Pasolini