Mammachepazienza

Sono una donna alla ricerca di un figlio e già che ci sono alla ricerca della felicità.

domenica 4 maggio 2014

La festa di tutte le mamme

Nel paese dei balocchi in cui vivo oggi è la festa della mamma. Un tripudio di fiori, pubblicità, cuori e "te quiero" riempie la città.
Io ho fatto gli auguri alla suocera, alle amiche mamme e qualcuna mi ha detto che ormai sono mamma.
Io ho detto che per prudenza non voglio gli auguri.
Poi ho riflettuto. Io sono mamma da molti anni, ma questo poca gente lo sa. Io ero già mamma quando speravo di avere un ritardo, quando ho iniziato le mille visite mediche, quando, impavida, ho fatto l'isterosalpingografia, quando ho iniziato a pungermi la pancia, quando ho sopportato mille ecografie, anestesie, prelievi di sangue, urine, ovuli...quando ho pensato che nemmeno le circa 80 iniezioni che mi sono inflitta mi avrebbero portata a lui/ lei o quando mi accarezzavo la pancia bucherellata sognando il mio bambino. Io sono mamma da molto tempo. Io sono paziente, sopporto il dolore, cullo questo sogno, questo miracolo che cresce in me, che mi succhia tutto e penso: era te che aspettavo, era te che volevo, sei tu il mio bambino.
La sterilità mi ha segnata a vita, mi ha fatto oltrepassare un limite che non immaginavo esistesse. Io sono una mamma con il pensiero, con il cuore, poi lo sarò anche perchè, se tutto andrà bene, abbraccerò il frutto di questo enorme lavoro.
Ma adesso mi sento ancora in un limbo, quello delle mamme in potenza, e mi rendo conto che ci sono esperienze che ti fanno maturare più degli anni che passano. Ci sono esperienze che ti tatuano, che ti attraversano, ti cambiano l'ordine, i pensieri, i sentimenti. Che ti annientano per ricostruirti, che ti rendono d'acciaio, ma anche fragile come un fiore. È questo essere madre? È tutto questo amore che dai senza avere nulla indietro?
Chi sono io adesso? Quella donna disperata che calcolava anche le ore probabili di un ritardo, quella che parlava di follicoli maturi, di ovuli di buona qualità, di velocità degli spermatozoi, di pick up, di transfer...o sono quella con il pancino che ti fa guadagnare un posto nella metro affollata, quella che pensa a dove sarà meglio sistemare la culla, come spostare i mobili.
Ci sono esperienze che ti trascini dietro, come una ferita, o una ruga in piú, la mia ruga tra le sopracciglia, quella che mi è nata per aver sorriso poco, per essermi preocupata troppo. Come quelle mamme che si preoccupano per un figlio che non sta bene. Ecco come una mamma.

8 commenti:

  1. riesci sempre a mettere nero su bianco quello che provo!!!! siamo mamme e che mamme!!!! cmq vada, auguri a noi!

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  2. Io non mi sento di farmi gli auguri...non mi sento parte delle mamme, non posso farci niente..il mio sogno mi sembra ancora così lontano, così irreale....tu però ne fai parte di diritto!!!! Ti meriti di goderti questo momento bellissimo, e alla prossima festa della mamma sarai così occupata con il tuo piccolino o piccolina che non avrai nemmeno il tempo di pensarci!!!!!!! :)

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  3. Anche io ho fatto gli auguri alla suocera....pure tu stai con uno spagnolo? Arrivo dal blog di babi...bellissimo leggere le vostre storie...se già per me che non ho faticato la maternità è strepitosa e adoro essere mamma, per voi che avete sudato e sofferto deve essere ancora più intensa come esperienza!

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  4. È così. La vita ci plasma, ogni esperienza ci allontana da quello che pensavamo di essere.
    Io sono mamma e sono anche quella ruga in mezzo agli occhi, quella che mi ricorda il dolore, quella che rimane dopo le perdite di coloro che si amano.
    Sii felice cara. Sii felice.

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  5. I coraggiosi affrontano anche le strade più impervie, lunghe, pericolose, pur di arrivare alla mèta prefissata.
    I coraggiosi lottano, amano, sperano, si donano, pregano, desiderano, piangono, soffrono, vincono, perdono, resistono, e a volte arrivano.
    I coraggiosi hanno tanti nomi.
    'Mamma' è uno di questi.

    Ogni tua parola poteva essere ESATTAMENTE mia.

    Ti abbraccio forte forte.

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  6. Questo post è meraviglioso. Mi ha commossa :)

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  7. Grazie per questo post, in cui mi ritrovo tanto in tante parole. Io mamma lo sono da quando non pensavo nemmeno di volerlo davvero. Poi ho cercato e cercato. E adesso come te vivo e convivo tra paura e bellezza.
    Auguri bella mamma, è proprio vero che lo sei da un bel pò anche tu.

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