Mammachepazienza

Sono una donna alla ricerca di un figlio e già che ci sono alla ricerca della felicità.

mercoledì 8 gennaio 2014

Eccomi qui

Buongiorno a tutti. Ho deciso di iniziare questo speranzoso 2014 aprendo un blog per condividere con voi la mia ricerca di un figlio. Seguo da ormai 2 anni i blog di molte cercatrici, alcune delle quali sono delle mamme felici, altre hanno avuto dei percorsi difficili, intensi, ed io le ammiro tutte. Vi ammiro tutte.
Spero questo spazio sia, oltre ad un luogo di sfogo personalissimo, anche un luogo di incontro e di scambio di emozioni.
Vi lascio la mia storia, piena di paure, di buio, ma anche di gioiosa speranza.



"Lui ed io ci siamo conosciuti quando avevamo 24 e 27 anni: è stato amore a prima vista, fuoco immediato e poi il tempo ci ha reso una coppia stabile, siamo andati a vivere assieme, abbiamo costruito un nido, abbiamo incastrato i nostri difetti, ci siamo conosciui ogni giorno un po’ meglio, ci siamo capiti, allontanati e ritrovati. E continuiamo add essere noi, ad amarci con occhi limpidi.
Dalla primavera del 2011 abbiamo abbandonato le precauzioni a letto (e ovunque ci vada di amarci!!) con il desiderio timido, spaventato e allegro di un esserino tra di noi. Un figlio che avesse noi come genitori, che venisse a far parte della nostra famiglia, un fagottino a cui dare amore, con il quale continuare il nostro percorso di crescita.
Il figlio ad oggi non c’è, al suo posto ci sono un po’ di analisi mediche e la consapevolezza che la vita, a volte, fa dei giri strani, o semplicemente ti obbliga a prendere una strada nuova che mai avevi considerato. La strada CHE NON DIPENDE DA TE.
Allora, io sono sempre stata una razionale, del tipo: se studio, supero l’esame; se faccio la dieta, dimagrisco; se mi piace un ragazzo, glielo dico; se voglio fare un lavoro, ci provo...determinata, secchiona e ottimista.
Poi però, crescendo, mi sono resa conto che non tutto funziona così, e che molte scelte che si fanno sono influenzate da fattori esterni che nulla hanno a che vedere con la nostra volontà.
Io non resto incinta. Io ho le odiate mestruazioni ogni mese, puntuali, cattive, indesiderate come una malattia.
Noi non abbiamo la gioia di dare la notizia ai nostri genitori, fratelli, amici...noi siamo tristi.
Anzi, io lo sono, perchè lui vive tutto con animo differente e sa (da medico) che tutto può risolversi, che siamo giovani e si possono fare molte cose (io ho 31 anni e lui 34).
All’inizio, tutti mi dicevano la frase più ovvia, quella che anche io ripetevo senza esito a me stessa (so che se fossimo assieme adesso partirebbe il coro...): NON CI PENSARE. 
“Non ci pensare, rilassati, sei stressata, il tuo cervello influisce sul processo ormonale, in vacanza resterai incinta...quando meno te lo aspetti”...e puttanate del genere, psicologia da rivista da spiaggia insomma. Però queste frasi hanno fatto maturare in me il seme di un’emozione sbagliatissima: il senso di colpa. Se non resto incinta è solo colpa mia!
Poi è arrivata lei, la mia psicologa, Marta che mi ha fatto ragionare: Tesoro bello, tu non hai colpe. Nessuno ne ha. Semplicemente la scienza non ha scoperto tutto, non sa ancora tutto. Fai le tue analisi e poi, assieme a lui, cercate la vostra strada (inseminazione, fivet, adozione...).
Non è lo stress che non ti fa rimanere incinta, e nessuno può dirti di non pensarci perchè è inevitabile. Altrimenti perchè ci sono donne che restano incinte dopo una violenza o durante la guerra, o nei momenti meno opportuni??
A giugno decidiamo che è giunto il momento di capire cosa no va.
Via alle analisi allora, tutte fatte in strutture pubbliche, efficienti e rapide.
Arriva il momento della isterosalpingografia e dello spermiogramma: tutto a norma.
Leggendo i vostri commenti avevo veramente paura della prova, però le infermiere ed il medico che mi hanno assistita e sedata sono stati dolcissimi, umani, indimenticabili.
Quante mani mi avranno toccata, penetrata, cercando il problema, la causa...e quante ancora dovranno arrivare?
A novembre abbiamo il primo appuntamento nel reparto di sterilità. A me a giugno mi sembrava un‘eternità, quindi ci siamo rivolti anche al suo ospedale per velocizzare un po’ i tempi ed avere un altro punto di vista."

Questa era la nostra situazione a fine settembre 2012, sono seguite 2 IUI con ormoni nel suo ospedale. I risultati sono sotati negativi. La quantità di ormoni da prendere, poi, era troppo alta e così abbiamo deciso di tornare dal ginecologo privato che ad oggi mi segue. Lui ha voluto optare per un paio di inseminazioni con ciclo naturale, quindi semplicemente realizzando delle ecografie, senza prescrivermi ormoni. Alla seconda sono rimasta incinta, però il sogno è durato poche settimana.

Ad ottobre 2013, ho iniziato la mia prima Fivet (suona un po' come la mia prima comunione...), dosaggio minimo, molti ovuli, molti embrioni, 2 transfer e 0 nelle beta entrambe le volte. 

Questo mese inizierò la mia seconda Fivet. 
E terrò un diario, questo. Per non dimenticare, per provare a lasciare qui le paure e non portarle con me ovunque.

Io vado avanti perchè ho fiducia nella scienza, nella strutture di questo paese rinomato in fecondazione assistita, perché io un figlio lo voglio, perché mio marito sarà il padre più bravo...ma io non mi sento sola unicamente quando  leggo e piango e rido con altre storie simile alle mie... il mondo fuori è aggressivo, superficiale, e io, a volte, non ce la faccio. Sono stata delusa dalle risposte ricevute dopo aver fatto outing, sono stata anche ferita. É difficile capire la generosità, l’amore e l’onestà che ci sono dietro le nostre ore spese in ospedale, tra ormoni e controlli follicolari...Noi, madri premurose, lo siamo già.
Adesso aspetterò, con la pazienza che sto imparando ad avere: ce ne vuole una vagonata di pazienza, di calma, di non-fare-il-test-che-non-hai-ritardi! 

Ti aspetterò figlio mio con la pazienza degli antichi, con la tenacia dei bambini che muovono i primi passi, con l’amore incondizionato che ho già per te, perché io so che tu un giorno sarai qui con noi.

Mammachepazienza.



1 commento:

  1. Io non so cosa significa cercare un figlio con tutta me stessa perchè nella mia vita sono stata fortunata in merito, ma so cosa significa perderlo. E probabilmente l'inadeguatezza e il senso di impotenza sono simili... Ti auguro di riuscire ad avverare i tuoi sogni al più presto e di realizzare il meglio per la tua vita e il tuo futuro. Ti abbraccio. Giada (mammachevita.it)

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